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Sapersi raccontare non significa sapersi vendere, ma fare branding. Ti ho mai parlato della mia “battaglia” con Steve Brown?
Fare branding significa sapersi raccontare.
Se vuoi una definizione più enciclopedica ti potrei dire che fare branding significa costruire il tuo brand, la tua immagine e comunicare tuo al target cosa puoi fare per loro che i tuoi competitors non fanno (o non fanno altrettanto bene).
Il tuo brand deve riflettere la tua personalità e ciò che vuoi che il cliente percepisca di te.
O almeno così dovrebbe essere.
Ti racconto un caso reale
Squilla il telefono. Sono impegnato davanti al mio computer e sto analizzando i risultati di una campagna di lead generation su cui sto lavorando da alcune settimane.
E’ primo pomeriggio e il caldo si fa sentire. Mi piacerebbe uscire dal mio ufficio per prendere una granita fresca, ma prima devo rispondere.
Dall’altra parte della cornetta c’è un nuovo cliente. Wow, buone notizie, anche meglio di quella granita di cui avevo una gran voglia pochi minuti fa.
Mi espone il suo caso brevemente e mentre lo ascolto e faccio alcune domande, cerco la sua azienda su Google. Il sito, esteticamente, non è neanche male, ma quello che mi colpisce è la pagina “Chi Siamo”.
Inizio a leggerla a alla seconda riga mi fermo.
E’ la solita azienda “leader nel settore…” nata nell’anno 1980, trasferitasi nella nuova sede nel 1991 ecc. ecc. Il cliente mi chiede un incontro per elaborare una strategia di web marketing che gli porti nuovi clienti. Prendiamo un appuntamento e lo raggiungo in sede per un primo incontro.
Che sorpresa…
Varco la soglia e rimango stupito!
Che bella azienda, colori vivaci alle pareti, quadri particolari e da nessuna parte la classica ‘Lunchtime atop a Skyscraper” (quella degli operai che pranzano seduti su una trave sospesa al settantesimo piano dell’RCA Building di New York, per intenderci) in una cornice low cost…
Battute a parte, quello che mi stupisce è il clima che si respira in questa azienda dove c’è armonia, dove i dipendenti sorridono, dove l’ambiente è elegantemente informale.
Eppure leggendo la pagina “Chi siamo” sul loro sito web non ero riuscito a cogliere nemmeno una sfumatura lieve di questa armonia. Non mi sarei mai immaginato un ambiente simile ed anzi, mi aspettavo un luogo dove la famosa gigantografia newyorkese fosse il tocco più elegante.
Sapersi raccontare non è facile, ma è il succo di fare branding. Chi riesce a raccontarsi davvero (bada bene, non a vendersi, ma a raccontarsi) farà senz’altro branding alla grande.
Ti faccio un esempio: il mio
Ti dicevo che sapersi raccontare è davvero importante, devo anche ammettere che c’è chi parte con un bel vantaggio. Immagina se al posto di Gentian Hajdaraj mi fossi chiamato Steve Brown, tanto per inventare un nome dal sound americano.
Di primo acchito, uno che si chiama Steve Brown e che è nato negli States è in pole position come web marketing strategist. Te lo immagini come uno che ha studiato ad Harvard, che ha lavorato per multinazionali di successo e che si è trasferito qui in Italia, magari in una cascina in toscana che ha ristrutturato splendidamente e che è pronto a far decollare il tuo business grazie ad un know how e ad intuizioni “all’americana”.
Se invece ti chiami Gentian Hajdaraj (il mio nome mi piace molto) e sei nato in Albania, raccontarsi è meno facile. Fare branding, all’inizio, è un’operazione che ti porterà via più tempo.
Metti in conto che clienti che lavorano con te da anni facciano ancora fatica a pronunciare il tuo cognome :-) ma la cosa più difficile è vincere la diffidenza iniziale di nuovi potenziali clienti che di te non sanno niente e che quando pensano all’Albania non si immaginano certo Harvard.
Ma chi ha detto che Steve Brown è più bravo di me come web marketing strategist? Nessuno. E certo non sono tipo da lasciarmi scoraggiare solo perché parte con questo piccolo vantaggio su di me.
E poi il mio nome mi piace tantissimo, perciò, caro Steve, non lo cambierei mai con il tuo. E so fare branding e raccontarmi meglio di te…
Quindi?
Quindi ho scelto la sincerità. Ho raccontato la mia storia, a che età sono venuto in Italia e con quali sogni. Ho raccontato che di giorno lavoravo per mantenermi e di sera studiavo.
Ho condiviso con chi mi legge una parte di me. Non mi sentirai mai dire che la mia agenzia è leader nel settore del web marketing, perché questo te lo dicono tutti (e se lo fa qualcuno che si occupa di comunicazione non è granché come biglietto da visita, credimi…).
E’ la strada giusta? Sinceramente penso di sì.
Quell’iniziale “diffidenza” che percepivo all’inizio non l’avverto più e anche se la maggior parte dei miei clienti ancora sbaglia il mio cognome, mi conoscono bene.
Impara a saperti raccontare
Come ti dicevo, per fare branding devi saperti raccontare, non venderti. Il tone of voice del tuo sito deve parlare di te, del tuo modo di lavorare, del tuo modo di essere prima ancora che parlare dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi.
Non si tratta solo della classica pagina “Chi siamo”, ma questa è importantissima, pensa prima a cosa può essere davvero interessante per chi legge.
Questa pagina è l’unica area del tuo sito web in cui realmente hai la possibilità di raccontare la tua storia, chi sei, che cosa è il tuo business e ciò che ti rende unico dalla concorrenza.
Purtroppo, è una pagina che un sacco di piccole e medie imprese e professionisti sottovalutano oppure realizzano male.
Si concentrano su dettagli e informazioni sbagliate o non connesse tra loro. Fanno una cronologia asettica della loro attività oppure, talvolta, non scrivono abbastanza per aggiungere un valore reale.
4 consigli per raccontarti in maniera efficace
- Usa un tono informale. Immagina di parlare faccia a faccia con il potenziale cliente, di averlo di fronte. Un tono colloquiale è senz’altro più efficace di uno stile impostato e formale se vuoi davvero catturare il suo interesse.
- Condividi qualcosa con chi ti legge. Racconta loro che cosa ti a spinto a iniziare questo business, perché hai scelto quel nome per la tua impresa e cosa possono aspettarsi da te.
- Tira fuori la tua personalità. Devo ammettere che ho un debole per chiunque spenda tempo per cercare di scrivere una pagina “Chi siamo ” unica, invece di concentrarsi su dettagli noiosi.
- Dopo averla scritta, rileggila dall’inizio alla fine a voce alta (è davvero importante) per vedere se tutto scorre e se sei riuscito a catturare la personalità del tuo business.
Siamo all’ultimo round
Ho voluto scherzare un po’ sul mio nome ed ho usato un tono un po’ diverso dal solito, ma il sole e le vacanze che s’avvicinano mi hanno ispirato un’ironia forse maggiore rispetto al solito. Però il messaggio è serio ed importante: per fare branding devi saperti raccontare.
Come dovresti farlo? Usa la fantasia. Come diceva il grande Cassius Clay: “l’uomo che non ha fantasia non ha ali per volare”.
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