Lead Generation SaaS
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Lead generation SaaS?

Perché no… In un’epoca nella quale siamo abituati a noleggiare beni e servizi anziché acquistarli, la formula del software as a service (saas) è sempre molto diffusa e sono sempre di più le aziende che propongono beni e servizi a noleggio.

Sempre più aziende nel settore saas significa sempre più concorrenza: ecco allora che queste società hanno bisogno di conquistare nuovi clienti prima e meglio dei propri competitors. Insomma, hanno bisogno di una campagna di lead generation su misura.

Qui puoi leggere cos’è un SaaS

Partiamo da un dato oggettivo…

La maggior parte dei software ormai è disponibile principalmente a noleggio, ovvero con il programma installato fisicamente sui server dell’azienda che lo distribuisce e disponibile tramite cloud a tutti i clienti.

Una formula scalabile che permette di acquistare solo alcune funzionalità di un programma, scegliendo in qualsiasi momento di ampliare o ridurre l’elenco di queste funzioni in base alle esigenze aziendali.

Non è un caso che il noleggio tramite formula saas sia sempre più apprezzato tanto in ambito B2C che B2B. Invece di acquistare costose licenze per un software (spesso anche più di una licenza nel caso delle aziende) e ritrovarsi a utilizzare quel tool per un 20-30% delle proprie potenzialità, questo approccio consente di ottimizzare i costi massimizzando il risultato finale.

Dato per scontato che il modo in cui le persone utilizzano prodotti e servizi è cambiato radicalmente negli ultimi anni, lo è anche il modo in cui le persone online cercano prodotti o servizi.

Ecco perché una saas lead generation ha una serie di caratteristiche comuni con quella tradizionale ma anche delle specificità da tenere in considerazione. Vediamo i principali aspetti da considerare attraverso 16 consigli utili.

>> Leggi anche: Lead Generation: cos’è e perché non deve mancare alla tua strategia di marketing

1 – Definisci i tuoi obiettivi in modo SMART

Qual è l’obiettivo della tua campagna di lead generation? Pensare che tutti abbiano sempre bisogno di nuovi potenziali clienti è un errore. Alcune aziende, al contrario, dovrebbero consolidare e rafforzare il legame con quelli attuali e quindi dovrebbero lavorare maggiormente sulla customer retention. Altre, invece, hanno difficoltà a definire i propri clienti target e quindi devono fare un passo indietro e prima della campagna di lead generation devono pensare alla segmentazione dei propri clienti per definire la propria clientela tipo in modo più specifico.

Insomma, per lanciare una campagna di lead generation SaaS di successo serve un obiettivo chiaro, definito e realistico nel tempo. Un obiettivo SMART.

Questo infatti è un acronimo che sta per specifico, misurabile, concordato, realistico e vincolato al tempo. Queste sono le caratteristiche che rendono chiaro e raggiungibile un obiettivo.

Impostare obiettivi S.M.A.R.T. è importante  in qualsiasi campagna di acquisizione lead ma lo è ancor di più nell’ambito della lead generation per software SaaS.

Per scoprire se l’obiettivo che ti sei prefissato per la tua startup SaaS è uno S.M.A.R.T. obiettivo, poni le seguenti domande:

  • Che cosa vuoi ottenere? (Specifico)
  • Qual è il parametro che definisce se hai raggiunto il tuo obiettivo? (Misurabile)
  • Tutti i tuoi stakeholder sono d’accordo? (Concordato)
  • Hai le risorse finanziarie, umane e tecnologiche per raggiungere questo obiettivo? (Realistico)
  • Quando dovresti raggiungere questo obiettivo? (a tempo)

2- Imposta dei KPI corretti

Se ti occupi di software SaaS e servizi a noleggio sai bene che misurare le performance è l’esigenza principale di qualsiasi azienda. Programmi come ERP e CRM basano la loro architettura sulla capacità di offrire alle aziende che li utilizzano dei report e delle dashboard che in modo semplice e intuitivo mostrano al management aziendale la coerenza dei risultati fin qui ottenuti con i risultati impostati.

Come sai bene e come abbiamo avuto modo di dire mille altre volte, il grande vantaggio online è proprio quello di avere risultati certi. Dati e insight oggettivi che riguardano tassi di conversione, tassi di apertura delle mail, Pay Per Click e un’infinità di altri parametri che ti aiutano a leggere in modo analitico il risultato della tua campagna.

Ma anche in questo caso, sono gli obiettivi a fare la differenza. Mi spiego meglio… Non bisogna mai confondere gli strumenti con gli obiettivi finali. La lead generation è uno strumento per raggiungere gli scopi che hai definito (vedi paragrafo sopra “definisci i tuoi obiettivi in modo SMART).

Ecco allora che hai bisogno di indici di performance, i cosiddetti Key performance Indicator (KPI) ovvero le metriche che ti aiutano a verificare le prestazioni dei tuoi sforzi di generazione di lead rispetto all’obiettivo S.M.A.R.T. che ti sei prefissato. Ti dicono quali delle tue strategie funzionano e quali devono essere adattate o migliorate.

Leggi anche: Metriche SaaS

Ma quali sono i KPI di lead generation più comuni che dovresti monitorare? Ecco alcuni esempi…

  • Traffico organico. Dimentica ads e contenuti sponsorizzati, questo KPI ti svela quante persone arrivano sul tuo sito dopo aver cercato un determinato prodotto o servizio sui motori di ricerca. Certo, il posizionamento è importante perché un sito in prima pagina avrà certamente più visite di un sito in terza o quarta pagina, tuttavia questa metrica non si limita a questo ma è il punto di partenza per misurare la capacità del tuo sito di offrire risposte ai problemi di chi sta effettuando ricerche online.
  • Rapporto traffico/lead. Questo KPI ti dice la percentuale di traffico organico, diretto, sui social media, sui motori di ricerca, sui referral e a pagamento verso il tuo sito web che si converte in nuovi lead per la tua attività. Idealmente, dovresti vedere un rapporto diretto tra il traffico del tuo sito web e la conversione dei lead. Ciò significa che il numero di nuovi lead che ottieni dovrebbe aumentare con l’aumentare del traffico del tuo sito web. Se hai molto traffico verso il tuo sito web ma non stai generando molti lead, allora è un segno che devi controllare l’esperienza utente del tuo sito web.
  • Tassi di conversione della landing page. Questo dato ti svela la quantità di traffico che visita la pagina di destinazione del tuo sito e compila il form diventando a tutti gli effetti un nuovo lead per il tuo business.
  • Percentuale di clic. Questo KPI non solo ti dice il numero di persone che fanno clic su un link sulla tua landing page o e-mail per saperne di più su ciò che hai da offrire, ma anche quale dei link che hai inserito in una pagina o in un determinato contenuto sta funzionando meglio.
  • Frequenza di rimbalzo. La frequenza di rimbalzo del tuo sito è un altro KPI importante perché ti dice il numero di persone che se ne vanno subito senza visitare altre pagine del tuo sito. Più bassa è la frequenza di rimbalzo migliori sono le performance del tuo sito, perché significa che sei stato in grado di catturare l’attenzione del tuo pubblico al punto che vorrebbe saperne di più. Una di quelle metriche che vorresti sempre vicina allo zero.
  • Costo per lead. Come suggerisce il nome, questo KPI ti dice quanto investi in risorse umane, tecnologia e altre risorse che utilizzi per generare un nuovo vantaggio per la tua attività.

Insomma, i KPI sono fantastici ma hanno senso solo se hai definito un obiettivo corretto, altrimenti restano metriche fine a se stesse…

3 – Individua il tuo cliente tipo in base al contenuto

Come abbiamo visto in precedenza, definire il proprio target è l’esatto opposto che trovare un unico acquirente tipo. Anzi, segmentare il target significa dividere i propri clienti tipo in modo ancora più specifico a seconda di parametri che puoi impostare come quello geografico, quello di genere o quello di età.

Tuttavia tutti i tuoi potenziali clienti sono i tuoi buyer persona. Definire la buyer persona della tua startup SaaS è essenziale per generare lead con successo perché ti permetterà di avere una visione più chiara e concreta dei punti deboli, degli interessi, delle aspirazioni e dei comportamenti di acquisto dei tuoi clienti.

Tuttavia non esiste una sola fase di questo processo. Perché potenziali clienti diversi arrivano sul tuo sito ogni giorno con una consapevolezza differente dei tuoi prodotti e servizi: chi è già pronto all’acquisto, chi lo è quasi e chi sta cercando ancora più informazioni rispetto al prodotto o servizio in questione. Stilare il profilo della tua buyer persona non significa solo identificare il tuo cliente tipo in generale ma individuare il cliente tipo per quella campagna di lead generation. E per fare questo, oltre a stilare l’identikit della buyer persona, dobbiamo individuare qual è il suo status in quel determinato momento.

In linea di massima, possiamo definire tre fasi all’interno della buyer persona:

  • awarness
  • consideration
  • decision

La fase di awerness è quella in cui un potenziale cliente è quasi digiuno rispetto a un determinato argomento e quindi, prima ancora che provare a proporgli il tuo prodotto Saas devi spiegare di cosa si tratta. Se la tua app, ad esempio, ti permette di gestire al meglio prenotazioni per viaggi di lavoro o di piacere, nei contenuti di tipo awarness dovrai spiegare che esiste la possibilità di gestire online

Nella fase di consideration, il potenziale cliente ha capito perfettamente lo scopo di quel prodotto o servizio a noleggio ma non ha ancora maturato l’idea di acquistarlo. In questo tipo di contenuti il focus deve spostarsi decisamente sui vantaggi di quell’app per lui come risparmiare tempo, gestire in modo più efficiente i propri impegni, avere una visione sempre chiara e immediata dei propri impegni schedulati ecc…

Nella fase di decision, il cliente è quasi pronto all’acquisto quindi ogni tuo contenuto dovrà incentrarsi sul perché dovrebbe abbonarsi al tuo prodotto/servizio rispetto a quelli dei tuoi competitors.

Insomma, non esiste un solo cliente tipo a cui rivolgersi, quindi individuare il profilo della tua buyer persona e definire in che fase in cui si trova è il modo migliore per impostare le azioni di lead nurturing necessarie alla conversione in cliente finale.

4 – Cura la customer journey

Identificato il tuo cliente tipo, il lavoro non finisce qui. Anzi, l’obiettivo è fare in modo che il suo “viaggio” con il nostro brand sia il più lungo e comfortevole possibile.

Come?

Sono tante le azioni che si possono mettere in campo per potenziare il customer journey, ma qualunque tu scelga ricorda che il Customer Journey non è di per sé un viaggio lineare e non rappresenta un’esperienza reale al 100% con tutte le sue sfumature, ma è un pur sempre un percorso ideale che tu programmi per i tuoi clienti.

Per quanto approfondito, non ti rivolgi a un singolo, ma ad un segmento di clientela quanto più specifico possibile. Il punto è che devi mappare l’esperienza dei clienti per cercare di rendere questo viaggio il più lineare possibile.

In questo modo potrai finalmente entrare nella mente dei tuoi clienti, a descrivere e spiegare i passaggi che un utente può attraversare durante la sua esperienza con la tua azienda e attivare tutte le azioni di conversione e customer retention per fare in modo che questo viaggio sia davvero lungo e confortevole.

5- Pubblica dei video

Probabilmente saprai già che il video è uno dei formati più potenti che puoi utilizzare per attirare nuovo pubblico verso il tuo brand, i tuoi prodotti e i tuoi servizi.

Hai già provato a girarne qualcuno? Forse all’inizio ti sarà sembrato difficile, perfino imbarazzante. Tuttavia devi sapere che gli utenti trovano molto utili video ben fatti. E non mi riferisco tecnicamente alle inquadrature, agli effetti o alle transizioni, anche video amatoriali con software che catturano lo schermo per dei tutorial vanno più che bene.

Anche in questo caso, quello che conta è avere una strategia e impostare video a seconda di obiettivi diversi come ad esempio:

  • Tutorial che spiega un processo
  • Presentazione del prodotto/servizio
  • Intervista ai clienti che lo utilizzano
  • Panoramica sulle principali funzionalità del prodotto/servizio
  • Domande e risposte (Q&A)

E poi? Il mio consiglio all’inizio  è quello di sperimentare contenuti video differenti per stile e lunghezza e testarli su più piattaforme per scoprire quale combinazione funziona meglio. Una volta trovato il format corretto però non abbandonarlo e cerca di essere sempre coerente con quei parametri.

6- Organizza Webinar

Se i video si possono rifare infinite volte, certamente più impegnativo è un webinar, ovvero un filmato in diretta online. Uno strumento sempre più utilizzato per tenere corsi online e non solo.

Organizzare un webinar, significa allestire una riunione online a cui possono partecipare una serie di utenti invitati. Può essere una lezione, un seminario o un incontro tra colleghi per fare brainstorming. È un modo per abbattere le distanze e anche i costi di gestione per seguire un corso di formazione online.

Come forse saprai, il termine webinar si compone di due parole: web e seminar. Si tratta, dunque, di un seminario (incontro, riunione) sul web che si tiene ad un giorno e ad un orario prestabilito (esattamente come un evento dal vivo) durante il quale uno o più relatori illustreranno determinati argomenti e il partecipante ascolterà il relatore e potrà osservare slides e documenti in diretta, proprio come una vera e propria lezione in presenza

Il webinar è interattivo: c’è una chat utile per i partecipanti, qualora volessero fare domande o chiedere chiarimenti al relatore, che potrà rispondere anche a voce. Di solito i materiali del webinar vengono poi messi a disposizione dei partecipanti, alla fine della sessione.

Senz’altro organizzare un webinar è impegnativo però è uno strumento sempre più diffuso da parte di tante aziende Saas che mostrano ai propri clienti nuove funzionalità oppure le novità della nuova release di un programma.

Inoltre è un sistema eccellente per aumentare la tua autorevolezza e un’occasione di incontro/confronto importante con i partecipanti.

7- Lead Generation SaaS: Cura il tuo blog

Tante aziende hanno un blog. Chi lo aggiorna settimanalmente o mensilmente con nuovi contenuti e chi lo ha abbandonato da mesi o anni.

Ma se tu hai un business Saas non puoi – ripeto non puoi – fare a meno di un blog. Perché diventa lo strumento principale per generare lead per la tua startup o la tua attività. Si tratta di uno strumento indispensabile per affermare la tua attività come un’autorità nella tua nicchia condividendo le tue esperienze e fornendo ai tuoi clienti i tuoi problemi più urgenti.

La coerenza è la chiave per rendere il tuo blog uno strumento efficace di lead generation. Idealmente, dovresti essere in grado di pubblicare articoli di qualità tre volte a settimana.

Ma come scegliere i contenuti da pubblicare? Ogni blog si regge un piano editoriale che sappia alternare contenuti informativi da altri più tecnici e da quelli marcatamente commerciali.

Tutti hanno un denominatore comune: le parole chiave. Online trovi diversi strumenti che ti permettono di individuare le principali parole chiave per il tuo prodotto o servizio. Parti da quelle per costruire un piano di pubblicazione su misura che permetta ai tuoi post di “trainare” il tuo sito web migliorando il suo posizionamento organico sui motori di ricerca.

Il mio consiglio? Quando utilizzi i post del blog per generare lead, assicurati di incorporare strategicamente una o più CTA all’interno dei tuoi contenuti verso le pagine prodotto o le landing page apposite.

Ma ricorda: il blog non è uno strumento meramente commerciale quindi evita contenuti pensati solo per vendere. Costruisci un piano editoriale che soddisfi tutte e tre le fasi della buyer persona a cui ti rivolgi e fallo con contenuti di valore.

Contenuti di valore significa post che forniscono informazioni davvero utili per chi legge e che sappiano risolvere un loro dubbio o una loro esigenza.

Non copiare altri contenuti trovati online, o se devi estrapolare dei pezzi già pubblicati, cita le fonti in una sorta di bibliografia finale. Creare un contenuto di valore non vuol dire solo scrivere un articolo bene, ma curare foto, eventuali contenuti multimediali e ottimizzazione lato seo per la keyword di riferimento.

Un lavoro meno semplice di quanto si pensi (non a caso alcune aziende gettano la spugna e smettono di aggiornare il proprio blog aziendale) ma che può aumentare le vendite in modo rilevante.

>> Lettura consigliata su questo argomento: Generare Lead con il Blog come un esperto

8- Scrivi guest post su Blog rilevanti

Del tuo blog aziendale abbiamo già parlato. Concentriamoci ora sull’importanza di scrivere guest post su blog rilevanti per un’azienda che produce software e servizi Saas.

I guest post sono strumenti potenzialmente eccezionali per farti raggiungere istantaneamente un pubblico completamente nuovo e già costruito.

Il trucco? Devi essere molto preciso quando si tratta delle pubblicazioni per le quali scrivi come ospite. In un guest post ti giochi buona parte della tua autorevolezza e credibilità quindi devi selezionare con cura le pubblicazioni da utilizzare e che tipo di contenuto produrre.

Ecco alcune cose da tenere a mente quando scegli dove ospitare il blog:

  • Assicurati che ci sia una sovrapposizione tra il tuo pubblico di destinazione e quello della pubblicazione che ospita il tuo post
  • Maggiore è l’autorità di dominio del sito, meglio è
  • Assicurati che i tuoi argomenti e lo stile di scrittura siano coerenti con la pubblicazione
  • Per generare lead con il guest blogging, è essenziale pubblicare contenuti di alta qualità. Non lesinare sulla profondità e sulla qualità della tua scrittura solo perché è il blog di qualcun altro invece del tuo.

9- Sfrutta le chatbot

Vuoi essere ancora più vicino ai tuoi potenziali clienti? Implementa la chat dal vivo sul tuo sito Web SaaS.

Una chatbot è l’equivalente di un’assistente che ti accoglie in un negozio fisico e ti chiede in che modo può esserti utile.

Con la live chat sul tuo sito web, puoi renderti disponibile a rispondere alle domande e indirizzare il tuo visitatore a una risorsa educativa o alla demo del tuo prodotto.

Ancora più importante, puoi avere una conversazione in tempo reale con le persone più preziose per te: i tuoi potenziali clienti.

Attraverso queste conversazioni, puoi scoprire le parole esatte che usano per descrivere i loro punti deboli e comprendere meglio le loro sfide.

Alcuni studi hanno dimostrato che la chat dal vivo è un metodo preferito per fornire informazioni di contatto, superiore a qualsiasi altro metodo di generazione di lead. Inoltre, la chat dal vivo ha un tasso di soddisfazione del cliente del 92%.

In altre parole, renditi disponibile ai visitatori del tuo sito web in modo da poter stimolare  un coinvolgimento significativo. Gestire una chat dal vivo è un’ottima idea ma devi avere abbastanza persone nel tuo team per gestire più richieste dei visitatori contemporaneamente. All’inizio può sembrarti uno sforzo importante, ma credimi è un ottimo investimento per il tuo business.

Inoltre, quando aggiungi un chatbot, puoi configurarla per rispondere alle tue domande più frequenti in modo automatico e indirizzare il tuo visitatore nel posto migliore sul tuo sito in base a ciò che stanno cercando.

Puoi approfondire l’argomento qui: Chatbot per aumentare vendite e generare lead

10- Ottieni recensioni e testimonianze utili dai clienti

In un mondo online con migliaia di soluzioni e proposte per qualsiasi problema ti venga in mente, le recensioni non hanno prezzo.

Non solo perché possono aiutare a rispondere alle domande del tuo potenziale lead ma perché offre una riprova sociale importante da parte di chi ha già utilizzato i tuoi prodotti/servizi.

In effetti, le recensioni dei clienti sono così potenti che il 72% dei clienti non finalizza un acquisto finché non ha letto alcune recensioni. Ti dirò di più: il 15% degli utenti non si fida delle aziende senza recensioni e una singola recensione positiva può aumentare il tasso di conversione del 10%.

Le migliori recensioni sono quelle che mostrano non solo il nome e il volto del recensore ma anche il vero sentimento di ciò che un prodotto ha fatto per lui. Insomma, le recensioni autentiche da parte di clienti disposti a metterci la faccia.

Assicurati di aggiungere una o più call to action (CTA) vicino alle recensioni dei tuoi clienti per rendere più facile per il tuo visitatore diventare un lead!

11- Aggiungi popup pertinenti

I popup nel sito web del tuo software SaaS sono uno strumento potente per la generazione di lead.

I popup migliori e più efficienti sono quelli che vengono attivati ​​da un comportamento specifico. Quindi, invece di impostarli per tutti i visitatori del tuo sito web, puoi attivarli in modo da concentrarsi sui lead che effettuano i comportamenti più rilevanti.

Ma quali sono i parametri in base ai quali puoi impostare l’attivazione dei popup? Vediamo i principali

  • Tempo trascorso sul tuo sito web
  • Tempo trascorso su una pagina specifica
  • numero di aperture di una pagina specifica
  • Clic su un determinato collegamento o un pulsante designato
  • Comparsa del popup subito prima dell’uscita dal tuo sito

Approfondimento consigliato: Sfrutta i Lead Magnet, la calamita più potente per i tuoi contatti

12 – Offri una prova gratuita (trial) per generare lead

In che modo un utente può scoprire se il tuo software SaaS fa al caso suo?

Semplice: offrigli una prova (trial) gratuita della tua soluzione.

Questo significa permettere agli utenti per un periodo limitato (di solito una settimana) di utilizzare il tuo programma in versione completa oppure con alcune limitazioni circa le funzionalità attive.

Sta a te valutare se offrire un full access o meno…

Il punto è che, giustamente, i potenziali clienti devono comprendere se la quota di abbonamento mensile al tuo servizio SaaS vale la candela. Credimi, offrire un trial gratuito è il modo migliore per scoprirlo.

Un consiglio? Evita formule di acquisto che consentono una prova di una settimana e poi si convertono automaticamente in un abbonamento mensile o peggio annuale. In questo caso il cliente si sentirebbe “fregato”.

Tutto quello che devi fare è abilitare il trial gratuito a seguito della compilazione di un form che ti permetterà di “iscrivere” un lead nella fase di decisione e avviare una sequenza mail o qualsiasi altra azione di marketing per provare a convertirlo in cliente a stretto giro.

Proprio i popup di cui abbiamo parlato prima sono ideali per offrire un trial agli utenti.

Insomma, offrire ai tuoi clienti l’accesso completo al tuo prodotto per un periodo di tempo limitato in cambio delle loro informazioni di contatto è un’altra potente strategia di lead generation per le startup SaaS. Questo perché questo dà ai tuoi visitatori l’opportunità di testare da soli il pieno potenziale dei tuoi servizi, aiutandoli così a prendere la loro decisione.

Moltissime software house e le aziende SaaS – dai colossi come SAP fino alla piccola società che ha appena sviluppato un nuovo servizio online che vuole lanciare si affidano a trial gratuiti. E tu, cosa aspetti?

13 – Collabora con altre aziende SaaS

Lo sai meglio di me, il segreto di qualsiasi software è la sua capacità di offrire una soluzione comoda e veloce all’esigenza di un privato o di un’azienda.

Specie in ambito B2B un software dovrà andarsi ad inserire all’interno di una architettura IT già avviata, quindi è importante che il tuo servizio sia pienamente compatibile con i tool più utilizzati.

Ti faccio un esempio. Se vendi un software di marketing, assicurati che sia compatibile con i principali tools che possono “completarlo” e renderlo ancora più desiderabile. Pensiamo ad esempio a MailChimp o altre piattaforme di marketing automation piuttosto che veri e propri sistemi CRM.

O pensa ad Amazon Music che si integra con Waze e ti permette di selezionare la musica che preferisci mentre stai guidando verso una certa destinazione tramite la navigazione gps di Waze tanto per fare un altro esempio.

Tutto sta ad offrire loro funzionalità che non hanno ancora integrato nel proprio servizio e che possono arricchire la loro offerta.

La partnership con un’azienda SaaS, specie se già consolidata, è un ottimo modo per generare lead perché ti permette di ricevere contatti qualificati segnalati dalle aziende SaaS con cui hai collaborato. Non si tratta solo di offrire un prodotto compatibile con altri che lo possono arricchire ma di sfruttare la brand awareness e la reputation di brand affermati per lanciare il tuo ancora più in alto!

Altri 3 consigli utili…

Esistono altri aspetti a cui dovresti prestare attenzione. Fattori “minori” solo all’apparenza ma che possono fare la differenza in ambito di saas lead generation. Ecco qualche esempio.

  • Velocità del sito
  • Capacità responsiva del sito
  • Monitorare l’esperienza utente

Il motivo è piuttosto evidente. Un sito lento (oltre ad essere penalizzato da Google) disincentiva gli utenti all’acquisto perché nessuno ha voglia di attendere 20 secondi perché una pagina si carichi completamente. Dico bene?

Sarà capitato senz’altro anche a te di abbandonare un sito perché troppo lento…

Lo stesso vale per la responsività del sito, ovvero la sua capacità di adattarsi a qualsiasi device come smartphone e tablet.

Se è vero che oggi tutti i template sono concepiti per essere fully responsive, ogni pagina del tuo sito deve essere perfettamente navigabile in ogni sua funzionalità tanto da un computer desktop che da un dispositivo mobile. Arrivo a dirti di più: se proprio dovessi fare una scelta, oggi, preferirei puntare su un template più performante da mobile che da desktop visto che ormai la maggior parte delle persone naviga e fa acquisti dal proprio smartphone.

Non si tratta solo di verificare che tutte le funzionalità siano accessibili correttamente ma di valutare l’esperienza utente sia da desktop che da dispositivo mobile.

Il tuo cliente è riuscito a completare un acquisto o qualsiasi altra operazione senza difficoltà oppure c’è qualche passaggio poco chiaro all’interno dell’architettura stessa del sito web che presenta i tuoi servizi? Rendere un’esperienza quanto più intuitiva e chiara è il modo migliore per invogliare all’acquisto il tuo lead e quindi aumentare le vendite.

Come vedi, gli aspetti da curare sono tanti, sia che tu stia impostando una lead generation per un software SaaS sia che tu gestisca qualsiasi altra tipologia di impresa e voglia investire sul marketing digitale.

I risultati possono essere davvero straordinari, ma in uno scenario in continuo mutamento e con sempre più società che investono in web marketing, attirare lead qualificati è sempre più difficile e per riuscirci devi davvero curare attentamente ciascuno degli aspetti che abbiamo appena elencato.

Puoi farlo da solo se sei abbastanza esperto in materia, oppure affidarti ad una agenzia di web marketing specializzata in SaaS lead generation.

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21,6 lettura minimaPubblicato il: Agosto 16th, 2023Ultimo aggiornamento: Agosto 17th, 2023Categorie: Generare Lead, SaaS CloudTag:

About the Author: Gentian

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Gentian Hajdaraj, titolare di Web Marketing Aziendale, è un Lead Generation Strategist che lavora nel mondo del marketing online da oltre dieci anni. E' autore del libro: “Le Nuove Regole del Web Marketing” & "eCommerce Reload".