aumentare le condivisioni
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Tabella dei contenuti

La condivisione dei contenuti su blog e social è oggi un’opportunità fondamentale per far conoscere e far crescere il proprio brand. Avere un alto numero di condivisioni  è molto più importante rispetto ad avere tante persone che seguono i propri canali. Ed è il primo parametro da tenere in considerazione per valutare se ciò che viene pubblicato interessa e coinvolge.

Se le vostre condivisioni sono scarse, non vi preoccupate, vi daremo 5 idee per ripensare i vostri contenuti e renderli irresistibili allo share.

Dove nascono le condivisioni?

La prima risposta che viene in mente è sui social media. E i fatti confermano, Facebook crea circa il 31% delle condivisioni, cui si aggiunge un 10% generato dalla somma di tutti gli altri canali.

Eppure, a sorpresa non sono i social lo spazio di sharing più importante. Il 59% delle condivisioni nasce dalle email, dai post dei forum e dalle app di messaggistica. Si tratta dei cosiddetti “dark social” termine creato per identificare quegli spazi di condivisione che non possono essere direttamente monitorati dai programmi di web analytics.

dark social

Questo dimostra che il mondo digitale è per sua natura, a prescindere dai social network, uno spazio in cui le persone dialogano e si scambiano informazioni. A volte la condivisione è tra una persona e un gruppo, come nei forum, altre volte è da individuo a individuo: due amiche che si scambiano su WhatsApp un link sui migliori negozi di scarpe, un collega che condivide ad un altro l’ultima news sul brand concorrente via email o Slack. In questo caso la visibilità del contenuto è minima, ma la possibilità di conversione, in termini di click, lead e conversioni, è altissimo. I marketer non possono controllare gran parte di queste dinamiche, ma possono impegnarsi a creare contenuti rilevanti, che portino le persone a divulgare spontaneamente il proprio brand.

I benefit della condivisione: awareness, vendite e lead.

I benefici che derivano dalla condivisione dei propri contenuti possono essere molti:

– Migliorare la percezione del brand: le persone si fidano sempre meno di quello che dicono direttamente le aziende e sempre più di cosa condividono i propri amici. Quando un’azienda riceve menzioni positive e spontanee grazie all’interazione diretta tra gli utenti, migliora concretamente la sua reputazione.

– Incrementare i leads: le condivisioni  portano ad un aumento del traffico sul proprio sito. Il 31% del traffico referral è generato grazie allo sharing ed è costituito quindi da utenti altamente interessati e con un’elevata possibilità di conversione. Le condivisioni sono un’ottima fonte per ottenere leads, perché si basano su un meccanismo spontaneo: l’utente che arriva sul sito è già favorevolmente disposto a lasciare i propri dati per restare in contatto con un brand.

Aumentare le vendite: il 70% delle persone ammette di essere influenzata nell’acquisto da ciò che una persona amica ha condiviso su Facebook, Twitter, Pinterest o Instagram. Questo significa che creare un buon contenuto, che invoglia le persone a parlarne con la propria cerchia di amici, può tradursi in un risultato economicamente tangibile.

Leggi anche: Come fare marketing su Facebook

Perché certi contenuti hanno centinaia di condivisioni e altri no?

Una buona strategia di content marketing deve prevedere una pubblicazione costante di contenuti che alimentino il proprio blog e i canali social. Ma se nessuno li condivide e li diffonde, tutto questo lavoro risulta inutile. Quali sono i motivi per cui un contenuto abbia appeal da questo punto di vista e diventi virale?

  • È utile a risolvere un problema socialmente sentito in un certo momento
  • Genera un’emozione (divertimento, tenerezza, stupore), che le persone vogliono diffondere ai loro contatti
  • Aiuta a supportare l’immagine che una persona vuole dare di sè
  • Chi lo condivide è un fan del brand, ama i suoi prodotti e lo sostiene in tutto ciò che fa.

Se i vostri contenuti non rispondono a nessuno di questi quattro casi, forse è il momento di rivedere la strategia editoriale. Da dove partire? Abbiamo almeno 5 consigli per voi.

Come aumentare le condivisioni sui canali social

#1 Controllare la visibilità dei contenuti su mobile

Nel 2015 il 33% del traffico web è stato generato su mobile e nei prossimi anni questa percentuale crescerà ancora. Sempre più persone visualizzeranno articoli e news esclusivamente da smartphone e tablet. Il sito che ospita questi contenuti dovrà caricarsi rapidamente ed essere perfettamente ottimizzato per consentire una corretta visualizzazione e offrire quindi tutte le migliori condizioni per favorire lo sharing. I brand che non hanno ancora uno spazio web ottimizzato devono intervenire in fretta se non vogliono perdere contatti: il 57% degli utenti abbandona il sito se il tempo di caricamento della pagina supera i 3 secondi. Una soluzione rapida ed efficace sono i sistemi on-line per realizzare siti mobile. Senza richiedere particolari competenze tecniche, permettono di realizzare una pagina web perfettamente fruibile in tutti i suoi contenuti e di rimettersi velocemente al passo dei competitor.

#2 Moltiplicare i punti di condivisione

Oltre al contenuto ben visibile, su mobile devono funzionare perfettamente anche tutte le modalità di interazione, commento e i pulsanti di condivisione sui social. Non serve mettere decine di pulsanti per tutti i canali che ha attivato l’azienda, sono sufficienti quelli più rilevanti per il suo settore. Dove inserirli? D’obbligo è il posizionamento delle icone di condivisione sui social all’inizio e alla fine del contenuto. Se ci sono delle citazioni o delle frasi particolarmente rilevanti si può inserire in corrispondenza il pulsante “click-to-tweet, così le persone potranno condividerle immediatamente su Twitter. Alle immagini può essere associato il pulsante per la condivisione su Pinterest, ricordandosi di assegnare loro un nome significativo, che su Pinterest apparirà come descrizione della foto. Come ad esempio ha fatto il brand di abbigliamento Zara, non solo per tutti i suoi prodotti ma anche per le immagini dell’editoriale con i trend di stagione.

motivo per condividere

#3 Dare un buon motivo per condividere

Quando si crea un contenuto, la domanda che bisognerebbe avere chiara in mente è: perché le persone dovrebbero condividerlo? Spesso i brand trascurano questo aspetto e creano contenuti che parlano di un prodotto o di un servizio, senza mettersi nei panni dei potenziali clienti.

Non esiste una formula magica per creare dei contenuti virali, ma ci sono degli elementi che sicuramente funzionano di più. Ad esempio, i quiz: incuriosiscono sempre e vengono facilmente condivisi per sfidare gli amici e dimostrare la propria intelligenza. I post con immagini emozionanti o coinvolgenti, ancora meglio se si tratta di video. E ancora, le liste con consigli pratici per risolvere un problema. Per cercare di offrire un quadro completo di cosa funziona di più nella condivisione, uno studio ha analizzato i case study virali più significativi del 2015.  In questa tabella sono sintetizzati i risultati, ovvero gli elementi ricorrenti che contribuiscono ad incrementare lo sharing.

incrementare lo sharing

Leggi anche: Chatbot, l’arma di Facebook che rivoluziona la lead generation

#4 Offrire un contenuto premium

Le persone amano condividere i contenuti interessanti, ancor più se offrono in cambio qualcosa. Può trattarsi di un ebook da scaricare gratuitamente oppure di un coupon sconto. La meccanica ideale è quella di invitare le persone che vedono l’offerta a condividerla con i loro contatti potenzialmente interessati. Vanno inseriti in modo ben visibile i pulsanti per i vari social e la possibilità di inoltro via email. Per incrementare i leads, può essere inserito un semplice form, che invita a inserire la propria email in cambio del contenuto gratuito, arricchendo così il database dei contatti per future iniziative.

#5 Pre-formattare per i social

La maggior parte di chi frequenta un blog, legge solo il titolo e i primi paragrafi di un post. Per convincerlo che si tratta di un contenuto interessante da condividere, bisogna giocarsi tutto nelle prime righe, a partire dal titolo: deve essere impattante e sufficientemente misterioso. Ma anche  breve, sia per una questione di maggiore impatto sia per una questione tecnica: nel momento della condivisione, per essere interamente visualizzato su Facebook, deve essere al di sotto di 100 caratteri, mentre per la descrizione il massimo consentito è di 250 caratteri.

Stessa cosa vale per le immagini: devono essere accattivanti per invogliare alla condivisione e vanno pre-formattate per i social. Nella condivisione potrebbero infatti essere tagliate in un formato diverso rispetto a quello originario, e risultare meno impattanti. Per questo è sempre meglio testarle in anticipo, copiando l’URL della pagina in un post di prova, così da evitare brutte sorprese.

Hai già pensato a come rendere virale il tuo prossimo contenuto?

Il video della canzone “Hello” di Adele ha ottenuto oltre 500 milioni di visite in pochi giorni. La lista delle “51 più belle citazioni della letteratura” pubblicata su BuzzFeed ha raggiunto 9 milioni di visualizzazioni ed è stata condivisa da 1,4 milioni di persone. Il quiz dei colori pubblicato sui social da EyeSocialEyes ha ottenuto 5 milioni di condivisioni tra Facebook, Twitter, Pinterest e Google+.

Anche senza raggiungere questi record, bastano piccoli accorgimenti come quelli che ti abbiamo consigliato per far crescere le tue condivisioni.

Su cosa punterai per il tuo prossimo contenuto?

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7,4 min readPublished On: Marzo 22nd, 2016Last Updated: Luglio 7th, 2023Categories: Social Media Marketing, Strategie e Tecniche di MarketingTags: ,

About the Author: Silvio Porcellana

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Silvio Porcellana è il fondatore e CEO di mob.is.it, il sistema online utilizzato da oltre 1.000 agenzie e professionisti per costruire siti mobili e app native per i clienti di tutto il mondo. Dalla sua sede nel Monferrato avvia con passione idee imprenditoriali, ama scrivere su web e mobile marketing e aiuta i clienti ad avere successo online.

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