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Nel 1977 fu arrestato in New Mexico ed oggi è l’uomo più ricco del pianeta con un patrimonio di 76 miliardi di dollari. Ma Mister Microsoft è anche un autentico profeta del Web Marketing, uno che aveva già previsto (quasi) tutto…
Chi si è divertito a fare due conti ci dice che Bill Gates guadagna 250 dollari al secondo, ogni secondo, ovvero 21 milioni di dollari al giorno, ore di sonno comprese… Che Mister Microsoft sia ricco, incredibilmente ricco non è una notizia, tanto che ormai è una presenza fissa nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi e influenti del mondo.
Ma sei sicuro di conoscere davvero Bill? Non è solo un genio, ma un personaggio pieno di sorprese. Dietro quell’aria da brav’uomo dall’aspetto un po’ anonimo c’è molto di più. C’è la storia di un imprenditore di successo e c’è la storia di un profeta dell’informatica e, soprattutto, del Web Marketing. Uno che vent’anni fa aveva già previsto tutto o quasi quello che sarebbe accaduto nel mondo del marketing online.
Imprenditore
“Se non realizzi il tuo sogno, qualcun altro ti farà lavorare per aiutarlo a realizzare il suo.” La filosofia di Bill Gates, il suo spirito imprenditoriale è tutto o quasi in questa sua frase. Perché, prima ancora che un “Re dell’informatica, questo ragazzo di Seattle è un imprenditore visionario che ha rivoluzionato il mondo dell’informatica più di chiunque altro nella storia.
Le sue prime avventure nel mondo degli affari
Nel 1968, Bill accede alla Lakeside, una prestigiosa scuola privata dove conosce il suo amico (e futuro socio) Paul Allen e s’innamora di un computer, un macchinario d’avanguardia che a quei tempi occupava lo spazio di un’intera stanza… Nel 1973 si iscrive alla facoltà di Legge dell’Università di Harvard, ma la vita accademica non fa per lui (ci ritornerà nel 2007 per ricevere la laurea in legge honoris causa). E così nel 1975 Gates e Allen, sfogliando una rivista vedono il nuovissimo Altair 8800, uno dei primissimi micro computer realizzato dalla MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems). Bill vola in New Mexico e convince il presidente della società che lui e Allen sono le persone giuste che possono sviluppare un software in basic per l’Altair 8800. Peccato che quel programma ancora non esista…
Una storia di successo, perché…
Ti racconto la storia di Bill Gates perché quello che voglio dimostrarti è che tra i principali “segreti” del suo successo c’è soprattutto la sua proattività, la sua capacità di anticipare una situazione futura più che adeguarsi al cambiamento. Lui non ha reagito, ma ha giocato d’anticipo. Ha lasciato gli studi e si è trasferito in un altro stato, nel New Mexico, dove aveva sede la Altair. Non si è trovato nel posto giusto nel momento giusto, ma ha costruito l’occasione.
Ha lavorato giorno e notte per realizzare il programma in basic, un ottimo prodotto che però non era geniale. Mi spiego meglio: Gates non ha inventato qualcosa che nessun altro era in grado di realizzare. Solo lui che lui ci lavoro giorno e notte e lo fece. Gli altri no. Mister 76 miliardi di dollari non è un inventore, ma un imprenditore. Uno che fu perfino arrestato nel 1977 per essere passato col rosso e aver guidato senza patente…
Profeta del Web Marketing
Correva l’anno 1996. L’Italia non aveva ancora vinto il suo quarto mondiale di calcio e i siti web attivi nel mondo erano circa 250 mila (contro l’1,1 miliardi attuale, tanto per intenderci) e il “boss di Microsoft diceva: “Content is the King”. Mister Gates non aveva dubbi, quand’ancora la stragrande maggior parte dei siti web erano pagine statiche, lui sapeva una cosa che, qualche anno dopo, avremmo imparato anche noi: “content would be where most of the money on the internet would be made” ovvero, la maggior parte dei profitti su internet si faranno con i contenuti.
E sulla Lead Generation?
Bill Gates ha centrato in pieno il senso della Lead Generation e lo ha fatto quando ancora questa strategia di Web Marketing non esisteva. Lui, però, sapeva bene che il classico approccio del marketing moderno era ormai superato. Per questo “Ogni giorno ci chiediamo come possiamo rendere felice questo cliente? Come possiamo farlo proseguendo lungo la strada dell’innovazione? Ce lo domandiamo perché, altrimenti, lo farà qualcun altro”. Non come posso vendere i miei prodotti, ma come soddisfare il cliente…
E tu?
Cosa avresti fatto dopo un “colpaccio” come quello che riuscì a Bill con il programma in basic per l’Altair? Beh, io so cosa fece lui: non si accontentò e decise che avrebbe impegnato tutte le sue forze finché, un giorno, non ci sarebbe stato un computer su ogni scrivania. Proprio come quello da cui ti scrivo. Come quello da cui stai leggendo adesso.
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