Crowdsourcing
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Le opportunità di lavoro che vengono dal web sono sempre più numerose. E’ questo il segno più evidente che, se si vuole uscire dalla crisi, basta sapere aguzzare l’ingegno.

Cos’è il crowdsourcing?

Letteralmente significa “procurarsi dalla folla” ed è un termine coniato nel 2006 da Jeff Howe, redattore di Wired, la rivista americana interamente dedicata al mondo della tecnologia, del web e della scienza.

In poche parole, il crowdsourcing è un modello di organizzazione del lavoro che prevede la collaborazione di differenti talenti e professionalità nella realizzazione di un progetto comune.

In Italia, questo modello collaborativo via web, è approdato nel 2010 e oggi, a distanza di soli tre anni, è diventato il nuovo modello di business che ha dato vita a piattaforme che riuniscono talenti con competenze specifiche e li mettono in contatto con imprese grandi e piccole al fine di realizzare progetti e guadagnare da questo servizio.

Perché funziona così bene lavorare con gente che non si ha modo di incontrare fisicamente?

Sembrerebbe proprio che le persone tendono ad essere più “aperte” quando lavorano a progetti di crowdsourcing perché non si sentono fisicamente giudicate.

La distanza offerta dallo schermo dal PC, insomma, crea meno imbarazzo e rivalità, facendo sentire il professionista più libero di esprimere la propria creatività e competenza in modo ottimale.

Questo permette la realizzazione di progetti di ottimo livello poiché le persone non percepiscono che il loro lavoro è, comunque, sottoposto a giudizio continuo.

Ma il crowdsourcing è un metodo di lavoro molto utilizzato anche dagli esperti di brand marketing per attirare nuovi clienti.

Nel 2011, la campagna pubblicitaria “Crash the Super Bowl“, realizzata dal marchio di patatine Doritos, ha riscontrato un enorme successo di pubblico.

Gli appassionati fan delle patatine in questione dovevano creare il loro annuncio pubblicitario con la promessa di poter vincere il viaggio per andare a vedere la partita, ben 25. 000 dollari in contanti, e la grande soddisfazione di aver creato con le proprie mani una pubblicità per il Super Bowl che, per chi non lo sapesse, è l’evento sportivo dell’anno più atteso in USA perché assegna il titolo di campione della National Football League, la lega professionistica statunitense di football americano.

Risultato? Ben quattro annunci creati dai clienti di Doritos si sono piazzati fra i primi dieci posti nella classifica di USA Today, con grande soddisfazione professionale ed economica degli ideatori di una simile campagna pubblicitaria.

In Italia, i primi settori che si sono avvalsi di questa opportunità offerta dai new media sono stati quelli della grafica, del web design, del video e della pubblicità.

Starbytes, ad esempio, è una community che mette in contatto grafici, web designer, copywriter e video maker con le aziende che hanno bisogno della loro professionalità.

Nella piattaforma viene lanciato un contest e dalla community giungono proposte e idee tra le quali l’azienda sceglie la migliore. Il 20% del budget versato dall’azienda all’autore dell’idea vincente è poi trattenuto dalla piattaforma stessa come percentuale di guadagno per il servizio di “intermediazione” offerto.

I vantaggi di questa operazione? Sono da entrambe le parti: l’azienda che richiede la prestazione professionale spende molto meno che se si dovesse rivolgere a un’agenzia di comunicazione tradizionale mentre per il creativo di turno i vantaggi sono di natura economica (perché non lavora di certo gratuitamente!) e, inoltre, ha la possibilità di farsi notare sul web.

In questi ultimi anni sono sorti molti portali dedicati al crowdsourcing e, anche se i più frequentati sono quelli per i “creativi”, esistono anche portali più generici dove domanda e offerta possono incontrarsi per rispondere a esigenze di lavoro di vario genere.

Insomma, non vi sono mai confini alla creatività e al genio umano. Il segreto sta sempre nella capacità di saper osservare con attenzione il mondo intorno a sé per coglierne mutamenti, bisogni e lacune. In quest’ottica perfino la crisi economica diventa un’opportunità concreta per inventarsi di sana pianta nuovi modelli lavorativi e metodi di approccio al mercato globale.

Il crowdsourcing, il crowdfunding (che del primo è figlio) e il commercio elettronico, sono solo alcuni interessanti spunti per vedere la luce fuori dal tunnel della disperazione e della preoccupazione per il futuro.

Il mondo è pieno di risorse.

Questo è il messaggio che voglio trasmettere a chi ha avuto la bontà di leggere fin qui. In tal senso il web è nostro amico e ci offre incredibili spunti professionali per rinnovare gli schemi imprenditoriali cui ci hanno abituato le vecchie generazioni.

E’ ora di entrare in quest’ottica d’idee.

E’ la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.
Steve Jobs

Buon lavoro,

Stefania

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3,8 min readPublished On: Novembre 8th, 2013Last Updated: Luglio 8th, 2017Categories: Opportunità dal webTags:

About the Author: stefania saraceno

Avatar di stefania saraceno

2 Comments

  1. Avatar di Toni Testa
    Toni Testa Marzo 8, 2014 at 2:41 pm - Reply

    Informazioni

  2. Avatar di simone
    simone Dicembre 19, 2014 at 4:04 pm - Reply

    Purtroppo mettere in contatto degli incompetenti (e il 90% degli iscritti a stranite e similia lo sono) con dei clienti inconsapevoli dell’importanza e dello studio che sta dietro ad un logotipo per 500€ non è fare buona comunicazione.

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